mercoledì
19 set
2012
Roma (RM) - IT
Jarman + Verbal live @ Le Mura
Concerto
Le Mura - Roma (RM) - IT
19/09/2012
21:00 - 21:00
3,00 €
Garage rock
Pop rock
Rock anni 90
New Wave
Indie Rock
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Serata Post Rock
VERBAL @Le Mura, Roma
Special Guest Jarman.
19 settembre 2012
La musica dei Verbal frammenta e ricompone linguaggi. Li usa tutti, ma non ne parla nessuno. La musica dei Verbal è matematica che respira e sanguina. Tenta di ricomporre il mondo fin dove è possibile. Ne immagina un’utopia dove tutto conviva in un’alternanza di implosioni ed esplosioni. Non ha una faccia ma varie, non ha una lingua ma molte, non ha un genere ma tanti. Poliforme e poliglotta, inquieta e trans-genere. Anzi, trans-rock. Contamina math-rock e funk, post-rock cinematico e rumorismi. Vive di poliritmie e sovrapposizioni. E’ un quadro di Escher, un intestino di gomma e metallo, il parcheggio di un centro commerciale. E’ il battito del tuo cuore in scompenso. Dentro la metropoli in cui ti sei perduto. Due chitarre, un basso, batteria e tastiere che formano un mosaico di influenze e rimandi vissuti con piglio vitaminico e squarci di evocazione palpitante. Un suono che va oltre la musica ed usa le lingue come cose, privando le parole del loro significato. Per raccontare l’ipertesa afasia moderna con l’urlo ritmico-elettrico di un animale sonoro di 350 kg (strumentazione esclusa).
VERBAL @Le Mura, Roma
Special Guest Jarman.
19 settembre 2012
La musica dei Verbal frammenta e ricompone linguaggi. Li usa tutti, ma non ne parla nessuno. La musica dei Verbal è matematica che respira e sanguina. Tenta di ricomporre il mondo fin dove è possibile. Ne immagina un’utopia dove tutto conviva in un’alternanza di implosioni ed esplosioni. Non ha una faccia ma varie, non ha una lingua ma molte, non ha un genere ma tanti. Poliforme e poliglotta, inquieta e trans-genere. Anzi, trans-rock. Contamina math-rock e funk, post-rock cinematico e rumorismi. Vive di poliritmie e sovrapposizioni. E’ un quadro di Escher, un intestino di gomma e metallo, il parcheggio di un centro commerciale. E’ il battito del tuo cuore in scompenso. Dentro la metropoli in cui ti sei perduto. Due chitarre, un basso, batteria e tastiere che formano un mosaico di influenze e rimandi vissuti con piglio vitaminico e squarci di evocazione palpitante. Un suono che va oltre la musica ed usa le lingue come cose, privando le parole del loro significato. Per raccontare l’ipertesa afasia moderna con l’urlo ritmico-elettrico di un animale sonoro di 350 kg (strumentazione esclusa).