sabato
18 ott
2014
Bologna (BO) - IT
La pelle dell'orso - costellazione Betti
Concerto
Museo e biblioteca della Musica Strada maggiore - Bologna (BO) - IT
18/10/2014
19:00 - 19:00
4,00 €
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canzoni e parole per Laura Betti
Con Ilaria Mancino voce – Edoardo Marraffa sax – Francesca Lico pianoforte
Laura Betti da Casalecchio di Reno (BO), attraversò un’Italia postdopoguerra in piena euforia da boom economico tra maggiorate e intellettuali, innocenze perdute e nuovi paradigmi sociali. Anni importanti e strategici per la nostra contemporaneità che Betti come una bambina spregiudicata, caustica e intelligente, vela e disvela fingendo di non sapersi decidere. Inclinando il biondo capo da un lato il capo osserva il mondo da nuovi punti di vista, li annota su un taccuino immaginario ma non li rivela. Disciplinata si attiene al copione e di tanto intanto, sorride di sottecchi con l’aria obliqua di chi la sa molto, ma molto lunga .
La pelle dell’orsa come una costellazione ci orienta nella lettura del mondo che viviamo tra scontento e noia, sfruttamento accettato con letizia e qualche goccia di allegro masochismo. E’ la versione in canti e prose della stravagante visione della Betti, un caleidoscopio di frammenti pseudo autobiografici, monologhi e canzoni fatti confezionare su misura da una … potentissima signora!
Con Ilaria Mancino voce – Edoardo Marraffa sax – Francesca Lico pianoforte
Laura Betti da Casalecchio di Reno (BO), attraversò un’Italia postdopoguerra in piena euforia da boom economico tra maggiorate e intellettuali, innocenze perdute e nuovi paradigmi sociali. Anni importanti e strategici per la nostra contemporaneità che Betti come una bambina spregiudicata, caustica e intelligente, vela e disvela fingendo di non sapersi decidere. Inclinando il biondo capo da un lato il capo osserva il mondo da nuovi punti di vista, li annota su un taccuino immaginario ma non li rivela. Disciplinata si attiene al copione e di tanto intanto, sorride di sottecchi con l’aria obliqua di chi la sa molto, ma molto lunga .
La pelle dell’orsa come una costellazione ci orienta nella lettura del mondo che viviamo tra scontento e noia, sfruttamento accettato con letizia e qualche goccia di allegro masochismo. E’ la versione in canti e prose della stravagante visione della Betti, un caleidoscopio di frammenti pseudo autobiografici, monologhi e canzoni fatti confezionare su misura da una … potentissima signora!