La pace del mondo è distrutta per colpa nostra. Le lunghe distese di verde non sono più verdi, sono colorate di rosso, insanguinate dalla follia umana. Non esistono più luoghi sicuri; il pianeta è un campo di battaglia senza fine. L’uomo sta distruggendo se stesso, frammento dopo frammento. I suoni non sono più familiari come prima; c’è una nota stridente nell’aria, una voce sussurra aiuto in ogni vibrazione. Il futuro implora salvezza, un grido muto che risuona tra le rovine.
In lontananza, gl
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